Come si calcola la parcella del Ctu.


Un Ctu quanto costa? 
I suoi compensi come vengono calcolati? 

A queste ed altre domande rispondono gli ingegneri
Attraverso un documento del loro Consiglio Nazionale
O meglio del Gruppo di Lavoro Ingegneria Forense

Più avanti ti dirò cosa c’è scritto, dove trovarlo e come scaricarlo
Ma prima vediamo insieme alcune cose. 

quanto costa una ctu come si calcola la parcella del consulente tecnico d'ufficio - studiopcg - pezzoli e carniani geometri in firenze


   1. Cosa significa Ctu?


Il Consulente Tecnico d’Ufficio è uno degli ausiliari del giudice nel processo civile (se vuoi sapere quali sono gli altri, cerca su wikipedia, cliccando sul link).

Quando un professionista ritiene di avere una particolare competenza in un dato settore, può iscriversi all’albo dei consulenti tecnici di un tribunale.
Dando così la sua disponibilità ad offrire il suo sapere, affiancando un giudice del tribunale nel suo operato.

Questo ruolo, oltre che professionale, ha anche una funzione sociale.
E le tariffe degli esperti del tribunale, sono più basse di quelle normalmente applicate.
Ma la sigla Ctu ha anche un altro significato.


   2. Cos’è una Ctu?


Una volta nominato, il perito deve giurare di adempiere (bene e fedelmente) al mandato affidatogli, al solo scopo di far conoscere al giudice la verità.

Di solito lo fa in udienza, e quel giorno inizia la Ctu.
Cioè la Consulenza Tecnica di Ufficio.
Che è un insieme di prestazioni, indagini e sessioni congiunte, che vedono al centro l’operato del consulente del tribunale.
Dette anche operazioni peritali.
Viene anche fissata una data d’inizio, e un termine entro il quale il consulente dovrà concludere il suo lavoro.
Di solito consegnando una relazione scritta.

Alle operazioni peritali partecipano i Ctp, e (a volte) anche i legali.

   3. Che significa Ctp?


E’ il Consulente Tecnico di Parte, e viene nominato dalle parti in causa

Ognuna incarica il proprio tecnico di parte (di solito è così).
Lo scopo è quello di agevolare il compito del professionista nominato dal giudice, ma anche di controllare il suo operato.
Il consulente di parte deve informare in maniera costante il suo cliente.
E lavora a stretto contatto col suo avvocato.


   4. Chi paga il Ctp?


Una volta concluse le operazioni peritali, i compiti del perito di parte finiscono (in gran parte).

Quindi il consulente giudiziale emette fattura a chi l’ha incaricato, e questi lo deve pagare.
Poi, al momento della sentenza, il giudice può anche porre tutte le spese a carico di chi ha torto. 
In tal caso chi ha vinto la causa si farà rimborsare dalla controparte anche le spese per il suo Ctp.


   5. Quanto costa un Ctp?


Il compenso spettante al professionista
deve essere pattuito al momento dell’incarico.

Già da diversi anni.
Questo principio non investe il consulente del tribunale, ma quello di parte senz’altro sì.

Quindi gli onorari del perito di parte vengono decisi insieme al cliente.
Purtroppo, però, al momento dell’incarico, è difficile prevedere l’andamento delle operazioni peritali.

Per esempio potrebbe insorgere l’esigenza di redigere una memoria tecnica di parte.
Oppure la relazione del Ctu potrebbe aver bisogno di osservazioni scritte.
Quindi è meglio farsi fare almeno tre preventivi
Fin dall’inizio.
Così suddivisi:

  • assistenza alle operazioni peritali (ed all’eventuale conciliazione),
  • redazione di perizia di parte (se richiesta durante le operazioni peritali),
  • stesura di osservazioni alla relazione del Ctu.



   6. Chi paga il Ctu?


Alla fine del suo mandato il consulente redige un’istanza, ove calcola i suoi onorari e le spese sostenute.

Poi è il giudice che decide l’effettivo compenso, emettendo un decreto di liquidazione.
Di solito pone il tutto provvisoriamente a carico solidale delle parti.

Perchè provvisoriamente?
Proprio perchè, al momento della sentenza, il magistrato potrebbe decidere di far pagare tutto a chi ha torto.
Ma attenzione: se questi non paga, il consulente può chiedere di essere saldato da altre parti in causa.
Per le procedure esecutive, invece, è un po’ diverso.



   7. Quanto costa una Ctu?


Dipende dalla complessità dell’incarico.

Le tariffe prevedono quattro tipi di compensi:

  • fissi (riferiti ad attività di norma estranee alla competenza di architetti, geometri ed ingegneri);
  • variabili da un minimo a un massimo (per esempio in materia di topografia);
  • a percentuale (di solito sul valore stimato);
  • a tempo (in base alle cosiddette vacazioni).



   8. Chi paga l’esperto estimatore nelle procedure esecutive?


Quando un immobile viene pignorato, deve andare all’asta.

E il valore di partenza qual’è?
Il giudice lo può decidere assieme ai creditori, nominando uno stimatore.
Il valutatore è chiamato a esperire tutta una serie di indagini, ed a redigere una perizia di stima immobiliare.
Una volta venduto l’immobile, l’esperto viene saldato dal creditore procedente (di solito una banca o istituto di credito).
La cifra è pari ad una percentuale sul valore di vendita
Più onorari accessori e spese sostenute.



   9. Cosa c’è scritto nel documento degli ingegneri?


Il lavoro preparato dal gruppo ingegneria forense è interessantissimo.

Soprattutto perchè colma alcune lacune legislative, attraverso l’esame di alcune sentenze di cassazione.

Merita quindi una lettura approfondita.
E non è giusto riassumere in poche righe un lavoro così approfondito.
Tuttavia mi soffermerò su alcuni aspetti.
Le scadenze, e gli interessanti principi enunciati nella premessa.



   10. Quando va inviata l’istanza di liquidazione?


Il Ctu deve chiedere la liquidazione dei compensi, e
ntro cento giorni dalla consegna della relazione (sennò rischia di non riscuotere).

Di norma preparando un’istanza, da inviare con il Pct, dopo aver mandato la relazione.

Poi, quando il magistrato emette il decreto di liquidazione, vi sono 30 giorni per opporsi.
Ma secondo il vademecum degli ingegneri questo termine non sarebbe così perentorio.

Sull’opposizione al decreto di liquidazione, si pronuncierà un altro giudice dello stesso tribunale.
La cui sentenza è (quasi) inappellabile.


   11. Quali sono “le linee fondamentali” per il calcolo dei compensi? 


Secondo il documento qui in esame, sono quelle che seguono:

  • I compensi previsti dalle tabelle, devono essere determinati in base alle tariffe professionali esistenti, relative a materie analoghe (strano questo riferimento alle tariffe professionali, che sono state da tempo abolite).
  • La liquidazione degli onorari a vacazione deve essere motivata ed applicata per materie non espressamente contenute negli altri metodi indicati dalla legge (quelli del paragrafo 7 che precede).
  • Se l’incarico è unico, ma il quesito del giudice è articolato in sub-quesiti (di natura differente), si sommano i compensi relativi a ciascuno dei diversi accertamenti richiesti. 

   12. Quando è stato scritto il documento del consiglio nazionale degli ingegneri?


Le considerazioni sulla normativa vigente in tema di onorari, di periti e Ctu, del consiglio nazionale degli ingegneri (questo il titolo), sono datate Novembre 2015.

Ma è stato divulgato nel Giugno 2016.

Perchè tutto questo tempo?
Difficile immaginarlo.
Forse perchè da tempo si parla di una revisione delle spese di giustizia per periti e Ctu.
O magari per il fatto che le procedure concorsuali sono state ripetutamente riformate, anche per quanto concerne il pagamento degli esperti estimatori per il calcolo del valore a base d’asta in caso di  pignoramento ed esecuzione immobiliare.
Chissà.
[tweet “quanto costa una #Ctu – interessante vademecum degli
#ingegneri”]

   13. Dove e come si scarica il documento redatto dagli ingegneri forensi?


Le istruzioni della commissione ingegneria forense le puoi trovare:

Per approfondire.

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