Come smaltire l’amianto con il contributo a fondo perduto del 65%.

Se devi smaltire l’amianto, INAIL ti copre il 65% della spesa.

A fondo perduto.

Se vuoi saperne di più, continua a leggere scorrendo in basso

 Non cliccare… >>>   Unione Europea 2023: via l’amianto dall’Italia.



photo credits mendhak - smaltimento eternit con bando isi - contributi inail per bonifica amianto

 1. Cos’è INAIL?


È l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (e le malattie professionali).

E’ un ente pubblico che riscuote i contributi dai datori di lavoro, e poi paga chi si infortuna o si ammala. 

Ma INAIL non è certo solo questo.
Anzi.
Da qualche tempo si occupa anche di prevenzione.

Infatti INAIL spende meno, se diminuiscono infortuni e malattie professionali.

Perseguendo questo obbiettivo con successo, anche i datori di lavoro
potranno risparmiare sui contributi (forse un giorno, chissà).
Ma soprattutto la Società progredisce e migliora, in un campo che è ancora fin troppo trascurato: e cioè la sicurezza dei lavoratori.

L’istituto tende quindi a finanziare progetti molto importanti, volti a migliorare la salubrità dei luoghi di lavoro.

Le tipologie di investimento sono di diversi tipi.
Lo smaltimento dell’amianto, è proprio una di queste.

Tutto l’amianto?

Non proprio.



 2. Perché non vengono finanziati tutti i progetti?


Sappiamo molto bene quanto l’asbesto sia pericoloso ed inquinante.
È senz’altro un problema molto grave, e spesso sottovalutato.
Inalando le fibre di amianto c’è il rischio di ammalarsi di un cancro molto particolare.

E cioè il mesotelioma pleurico, un tipo di tumore difficile da sconfiggere.

Ma in giro – di asbesto – ce n’è ancora veramente tanto.
E siccome le risorse stanziate non sono infinite, vi debbono essere delle priorità.
La priorità di INAIL non è la qualità dell’aria di tutti.
Ma solo quella dei lavoratori.

Per esempio.
Chi deve smaltire l’asbesto di un magazzino o di un garage può farlo, certamente.
Ma ottenere il contributo INAIL può essere veramente difficile (se non impossibile).
Infatti bisogna dimostrare che in quegli ambienti è prevista la presenza di lavoratori.
E il finanziamento del 65% non viene concesso, se la presenza di operai è solo saltuaria (o – semplicemente – non continuativa).

 3. Come si ottiene il finanziamento per smaltire Mca?


L’abbiamo già visto, i Materiali Contenenti Amianto possono essere in parte smaltiti con il contributo a fondo perduto di INAIL (per i siti produttivi).

La procedura si sviluppa secondo un percorso che dura alcuni mesi.
E tutti gli adempimenti devono essere gestiti online, con documenti da caricare sul sito o trasmettere via Pec (e cioè la Posta Elettronica Certificata).

 4. Chi può richiedere il 65% a INAIL?


Ogni azienda può aver diritto ad un contributo; ma solo per un progetto, volto alla bonifica di un solo sito.
Le imprese (anche individuali) che intendono accedere al contributo, debbono essere iscritte alla Camera di Commercio.
E anche a INAIL, inutile dirlo.



 5. Quando si richiede il finanziamento a fondo perduto per lo smaltimento dell’amianto?


Sul sito web inail.it puoi trovare una sezione che ti permette di:

  • simulare il progetto che vuoi presentare,
  • verificare se puoi raggiungere la soglia di ammissibilità (è previsto un punteggio),
  • salvare la domanda inserita,
  • registrarla cliccando sul tasto “invia”.

Quella appena descritta è la prima fase, e cioè quella preparatoria al – cosiddetto – clickday.



 6. Cosa è il clickday del bando ISI?


Una volta portata a termine la procedura descritta al paragrafo che precede, scarichi il tuo codice identificativo, connettendoti nuovamente al sito.

E’ una stringa lunghissima da tenere a portata di click nel momento più importante di tutta la procedura.
E cioè il fatidico click day; il giorno in cui vengono concessi i finanziamenti.
Ma solo per coloro che eseguono la procedura più rapidamente.





 7. Quale è la data del click day?


Quel giorno, se vuoi il contributo, devi fare copia e incolla della stringa.

Se vuoi sperare di essere tra i primi, non puoi permetterti di perdere tempo digitandola con la tastiera.
Il denaro stanziato si esaurisce rapidamente.

Sei lento?
Addio contributo.

INAIL divulga la data del click day di anno in anno, dopo la prima fase (descritta al paragrafo 5).





 8. Dove si richiede il finanziamento per il bando ISI?


Puoi provare a richiedere un Incentivo di Sostegno alle Imprese, accedendo alla
sezione “accedi ai servizi online” del sito internet inail.it

Bisogna entrare con le credenziali di accesso al sito, utilizzando una autenticazione forte.
Per capire se ce le hai già, prova ad accedere al sito inail.it con i 4 diversi tipi di autenticazione elencati alla nostra pagina web dedicata al Durc online.



 9. Quanto denaro viene rimborsato?


D
unque.
Questo punto è importante.
Per essere più chiaro ti faccio un esempio.

Il contributo è pari al 65%.
Ma se spendi cento milioni, INAIL non te ne rende certo 65.
Infatti c’è un tetto, che è pari a 130.000 Euro.



 10. Quale è l’iter da seguire per il rimborso ISI?


L’abbiamo già visto.

Le fasi sono queste.

  • Verificare le credenziali di accesso al sito inail.it.
  • Accedere al sito inail.it per fare la simulazione ed inviare la richiesta.
  • Tornare sul sito inail.it per scaricare la stringa.
  • Collegarsi di nuovo al click day, fornendo la stringa e tutto il resto.
  • Inviare a INAIL tutta la documentazione richiesta.



 Per approfondire.


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© 2017-2022 Gabriele Carniani – Riproduzione riservata

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4 risposte a Come smaltire l’amianto con il contributo a fondo perduto del 65%.

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