Ultimo aggiornamento: [rup_display_update_date]
Il Processo Civile Telematico (PCT) è ormai una realtà.
Infatti l’obbligatorietà è entrata in vigore col 2015.
Tuttavia il passaggio da giustizia cartacea a giustizia telematica non è stato improvviso.
Infatti con il Decreto Legge n.90 del 24 Giugno 2014, l’avvio del PCT ha avuto un “percorso modulato”, che ha consentito “un adattamento graduale” (leggi come – sul nostro sito – cliccando sulla scritta azzurra che precede).
Ebbene per l’«adattamento» al PCT vi sono molti strumenti essenziali.
Tra i più importanti vanno senz’altro annoverati i protocolli operativi.
Ma vediamo cosa sono.
1. I protocolli del pct.
La normativa che regola la giustizia on line non nasce per riformare il processo civile, ma si sovrappone a norme che già esistevano.
Ciò ha creato alcune «criticità» che – in mancanza di tempestivi interventi normativi – hanno spinto molti tribunali a stilare dei protocolli d’intesa, cui adeguarsi.
Per dare un indirizzo a chi voglia e debba lavorare col pct, è sorta quindi tutta una serie documenti (anche detti vademecum o convenzioni), di grande utilità.
Tra coloro che li hanno redatti e firmati – di solito avvocati e tribunali – non sembrano esservi ctu.
La cosa non sorprende.
Quali i motivi?
2. Gli ausiliari del giudice.
Bisogna ammettere che il ruolo del ctu nel processo civile può anche essere rilevante, ma solo per un numero molto limitato del volume delle cause
(per i depositi telematici, secondo queste stime, siamo al 4%).
Poi perchè – a ben vedere – le conoscenze giuridiche che regolano il suo operare si limitano a poche norme ed un po’ di giurisprudenza.
Ma soprattutto perché – salvo rare eccezioni – gli ausiliari del giudice non hanno organismi che li rappresentino a livello locale.
Nè tanto meno a respiro nazionale.
Abbiamo – per contro – un ventaglio di associazioni, ordini e collegi, forse troppo ampio per esprimere opinioni corali.
Fanno comunque eccezione alcuni recenti documenti emessi dalla RPT (la Rete Professioni Tecniche).
Ciò non ostante – in alcuni dei protocolli pct – vi sono prassi che investono anche l’operato dei ctu.
Direttamente e non.
E non potrebbe essere altrimenti, visto che l’informatizzazione della giustizia prevede il trasferimento su internet, di tutte le fasi del processo.
3. I tribunali che hanno varato i protocolli.
Quindi, per lavorare col PCT, è necessario verificare se il tuo tribunale non sia tra quelli che hanno varato tali disposizioni.
E – nel caso – potrai avvalerti del loro prezioso ausilio.
Se vuoi controllare sin d’ora, lo puoi fare direttamente dal nostro sito, consultando l’apposita pagina web, ove trovi tutti i protocolli operativi del pct (cliccando sulla scritta azzurra).
Se vuoi approfondire.
Puoi consultare altri documenti molto interessanti quali:
Non sono stato abbastanza esauriente?
Posta un commento scorrendo giù.
Oppure
RICHIEDI UNA MICRO-CONSULENZA SU QUESTO ARGOMENTO
Prima di andartene…
Ti volevo solo dire che a breve inaugureremo il canale youtube StudioPCG (ti puoi già iscrivere cliccando sulla scritta blu).
Inoltre:
se questa pagina web ti sembra utile
torna su,
per condividerla nel tuo social preferito
o dargli un voto con le stellette.
La tua opinione.
Adesso tocca a te.
Sapevi dei protocolli del PCT?
A che punto è il tribunale in cui operi?
Hai qualche suggerimento?
Aiutaci a rendere più completa questa pagina web, migliorandola con la tua esperienza, a beneficio di tutti.
Puoi farlo anche adesso, lasciando un commento nell’apposito form,
in fondo alla pagina.
© 2014-2015 Gabriele Carniani – Riproduzione riservata
- POS obbligatorio: le multe e le sanzioni amministrative. - 01/07/2022
- Valutazioni immobiliari EVS: lanciata la nona edizione. - 30/11/2020
- Ctu:
tutti devono “re-iscriversi” all’albo telematico - 07/07/2020
2 risposte a Processo telematico:
il CTU ed i protocolli operativi.
#PCT #CTU #processotelematico