Pct: il giuramento telematico

Un CTU può giurare via internet?
Da qualche tempo la Cancelleria delle Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Firenze, adotta un metodo molto pratico ed efficiente che esime il CTU dal recarsi in Tribunale per l’udienza di giuramento.


Sebbene la prassi sia circoscritta a coloro che vi collaborano, si ritiene che – per la sua praticità – possa rivestire un interesse generale. 
Di seguito riportiamo le varie fasi da seguire passo passo affinchè la procedura vada a buon fine al primo tentativo.



1. Le fasi del giuramento telematico.

1) dopo la nomina del Giudice,
al CTU arrivano uno o più messaggi di Posta Elettronica Certificata (PEC)

2) vi saranno diversi allegati: meglio scaricarli tutti

3) tra gli allegati scaricati va individuato quello in formato pdf
(talvolta occorre estrarlo da uno zip)

4) si dovrebbe trattare di un solo file pdf, composto da alcune pagine, in cui ci sono:

  • la nomina, 
  • il quesito cui rispondere, 
  • un fac-simile di tabella riepilogativa 
  • un fac-simile dell’accettazione del mandato (che quindi dovrebbe essere all’ultima pagina)

5) si riscrive il solo contenuto di quest’ultimo, aprendo un nuovo file con un editor di testo qualsiasi (p.e. word, openoffice, ecc.)

6) si completa coi dati del CTU

7) e poi si salva in formato pdf nativo (importante: non va stampato  per poi essere acquisito da scanner o simili, altrimenti non arriverà mai alla cancelleria)

 


2. L’inserimento nella busta telematica.

8) poi – attraverso il redattore atti di un PdA (cioè un Punto d’Accesso al PCT,
se vuoi saperne di più, puoi cliccare sulla scritta azzurra) – va acquisito come “Atto non codificato/Atto generico” 

9) dopo va acquisito anche il pdf già ricevuto (come allegato ad una delle PEC di cui al precedente punto 1),  impostandolo come allegato generico dell’atto principale  (cioè quello di cui al punto 8), anche detto “atto successivo”)

10) poi si firma l’atto principale ed il file xml (se possibile meglio non firmare l’allegato di cui al precedente punto 9)

11) si crea la busta telematica e si invia tramite il PdA, oppure si invia in tribunale con una PEC che abbia certi requisiti (per sapere quali clicca sul link azzurro);

 


3. Dopo l’invio.


12) dopo l’invio si ricevono quattro messaggi di PEC di ricevuta (alcuni subito o quasi, e cioè quelli automatici).

Dopo aver ricevuto il quarto messaggio,  volendo constatare che il documento  sia stato effettivamente depositato,  si può entrare nel fascicolo telematico attraverso il PdA  (oppure puoi anche cercare gli atti di causa attraverso il sito pst.giustizia.it seguendo le nostre istruzioni).

Tra i documenti presenti ci sarà  quello di cui al precedente punto 7)  e cioè l’accettazione del mandato redatta ed inviata coi dettami di cui sopra.



Non sono stato abbastanza esauriente?

La spiegazione non ti basta?
Ti è rimasto qualche dubbio?
Scorri giù e lascia un commento.


Prima di andartene…

Ti volevo solo dire che StudioPCG è uno studio di geometri con sede in Firenze (ci potrai conoscere meglio cliccando sul link che precede).


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Adesso tocca a te.
Cosa ne pensi di questa procedura?
Qual’è quella adottata nel tuo tribunale?
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© 2014-2015 Gabriele Carniani – Riproduzione riservata


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Gabriele Carniani
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7 risposte a Pct: il giuramento telematico

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