Gli immobili ed i metodi di quotazione immobiliare;
ma soprattutto i requisiti del valutatore e la sua certificazione, sono fissati dalla norma UNI 11558:2014.
La norma indica le caratteristiche di qualità dell’esperto estimatore, ed è importante per attività professionale presente e futura.
Ma cos’è l’Uni?
Perchè regola l’attività dei professionisti?
Continua a leggere e ti farai un’idea.
1. L’Uni e le norme volontarie.
L’Uni è l’ente nazionale italiano di normazione (o unificazione).
È un associazione privata (senza fini di lucro) che emette norme tecniche molto specifiche.
Le sue regole possono condizionare l’esercizio della professione dei tecnici, influendo – di fatto – anche nella vita di ogni giorno, del singolo cittadino.
Nell’intento – beninteso – di migliorarla.
Tali norme sono volontarie; tuttavia possono assumere un alto livello di cogenza, e cioè quando un organo istituzionale decide di adottarle.
O quando vengono espressamente richiamate in una legge dello stato.
Ma come può un ente privato – i cui membri non sono diretti rappresentanti della cittadinanza – emettere norme che valgono per tutti?
Se l’Uni è privata, di chi è?
2. Cos’è l’Uni e chi sono i suoi soci.
I soci sono più di quattromila, e si tratta – per la maggior parte – di organismi autorevoli che godono da sempre della fiducia di tutti (università, industrie, banche, ecc.).
A differenza degli organi legislativi istituzionali, l’UNI gode di un “investitura” che non viene dalla base (elettorato), ma dall’alto.
Infatti l’Uni è un ente di normazione riconosciuto dallo stato italiano e dalla unione europea.
Ma in quale campi interviene?
Quali sono le norme più famose?
3. Cosa sono le norme a valenza cogente.
Sono molte – ormai – le norme che hanno assunto valenza legislativa.
Un esempio che vale su tutti è il Dlgs 115/08.
E’ una legge dello stato che regola l’efficienza energetica, e lo fa richiamando esplicitamente la norma UNI TS 11300.
Questa norma è stata oggetto di un episodio abbastanza emblematico.
Infatti – nell’Ottobre del 2014 – è stata modificata da un giorno all’altro dal Cti (comitato termotecnico italiano, ente federato all’Uni).
E di colpo sono divenuti obsoleti tutti i software per redigere le attestazioni di prestazione energetica (APE) .
Incluso il Docet, software gratuito sviluppato da enti pubblici.
Niente di meno che:
Enea (Mise)
e Cnr (Miur).
Vedere per credere.
Questo episodio ha mostrato – in tutta la sua evidenza – la grande importanza dell’UNI e le sue norme.
Ed è un aspetto che non può essere smentito.
In buona sostanza:
le norme nascono volontarie, ma possono diventare cogenti in ogni momento.
Quindi, se svolgi attività regolate da tali norme, fai bene a rispettarle sin dall’inizio.
Altrimenti il tuo operato potrebbe divenire quasi “fuori legge” da un giorno all’altro.
4. Il valutatore immobiliare.
La maggior parte dei tecnici stimano da sempre case e terreni secondo i criteri tradizionali, studiati ed imparati a scuola.
Ma da tempo si stanno facendo largo metodi scientifici (principalmente Ivs ed Evs), che riducono al minimo la discrezionalità;
a vantaggio della precisione del risultato finale, attraverso l’uso di complessi modelli matematici e statistici.
La norma Uni 11558:2014 detta i requisiti che il valutatore immobiliare deve possedere, per esercitare la professione.
Ma quali sono questi requisiti?
Quale peso viene dato ai metodi Ivs ed Evs?
5. Quali sono i requisiti del valutatore immobiliare.
I requisiti del consulente estimatore – riassunti in breve – sono quelli che seguono:
- che la legge non gli impedisca di svolgere tale professione (scontato),
- che sia in possesso di un diploma di istruzione di secondo grado (si noti che non è richiesta l’iscrizione ad un albo),
- che abbia maturato esperienza specifica per almeno tre anni.
6. Altri importanti requisiti.
Vi sono inoltre le caratteristiche che seguono:
- comprovate conoscenze in materia di estimo, economia, diritto, matematica finanziaria, statistica, catasto, urbanistica, statica, efficienza energetica, fiscalità degli immobili;
- abilità e competenze nella redazione del rapporto di valutazione (relazione di stima) e nella ricerca di parametri, e processi di sviluppo del mercato secondo gli Ivs ed Evs; e cioè gli standard di valutazione internazionali ed europei;
- formazione continua con almeno 60 crediti formativi professionali in un triennio;
- validazione, attestazione, o certificazione dei requisiti suddetti da parte di un ente titolato (Iso 17024);
- garanzia assicurativa (il valutatore deve essere assicurato);
- il perito estimatore deve essere animato da correttezza, responsabilità e moralità;
- la sua attività deve rispettare le leggi, e deve essere improntata alla massima lealtà, chiarezza e correttezza nei confronti dei colleghi, e del committente che va informato in caso di eventuali conflitti d’interesse.
7. La formazione continua.
I 60 crediti formativi professionali (Cfp), devono derivare da esperienze formative ricomprese, nelle materie di seguito riassunte.
- estimo e valutazione,
- economia e mercato immobiliare,
- diritto pubblico e privato,
- urbanistica,
- matematica finanziaria,
- statistica,
- catasto,
- statica e meccanica delle strutture,
- ambiente ed efficienza energetica,
- fiscalità immobiliare.
8. Chi può adottare la norma Uni 11558:2014.
Quali enti potrebbero richiedere all’esperto estimatore di rispettare la norma in esame?
Vengono indicati nel preambolo.
E cioè:
- banche (stime per richiesta mutui o finanziamenti),
- tribunali (stime per aste giudiziarie o aste immobiliari),
società, - fondi d’investimento,
- organi di vigilanza,
- agenzie di rating.
9. Cos’è la certificazione dello stimatore.
La valutazione del professionista tiene conto del curriculum (con perizie estimative di corredo), e di esami scritti e orali.
Il valutatore può essere certificato da:
- camere di commercio,
- scuole ed università
- collegi, ordini od associazioni di categoria,
- organismi di certificazione accreditati, che operino secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17024.
Un esempio?
Il consiglio nazionale dei geometri e dei geometri laureati possiede lo status di organismo competente (AMA), per la procedura di concessione (ai suoi iscritti) del “Rev – Riconoscimento Europeo per il Valutatore” (vai al sito, cliccando sulla scritta azzurra).
Per approfondire.
- Leggi cos’è l’Uni sul sito ufficiale.
- Leggi i commenti entusiastici di geometri, ingegneri e periti, per la norma qui in esame.
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4 risposte a Le valutazioni immobiliari secondo l’Uni.