Canone speciale Rai: cos’è, e come evitarlo.


Il canone speciale Rai è un’imposta dovuta da chi ha un’attività in proprio, e detiene una radio o una TV, al di fuori dell’ambito familiare (casa).


Sono arrivate migliaia di lettere, a molti titolari di partita IVA.
Artigiani, negozianti, professionisti, lavoratori autonomi, ecc.

Con le righe che seguono vedremo insieme perché arrivano le lettere della Rai, chi ne è coinvolto, e come fare a non pagare.

 

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 1. Perché il canone non arriva con la bolletta Enel?


Il canone Rai in bolletta riguarda solo le utenze domestiche.
In pratica quando paghi la bolletta elettrica ti viene anche addebitata l’imposta anzidetta.
Ma solo per le abitazioni.

Quindi se guardi la bolletta elettrica della tua abitazione troverai la quota dovuta.
Se invece controlli la fattura dell’Enel dell’ufficio, negozio, o qualsiasi sede legale, il canone non c’è.


 2. Quando arriva la lettera del canone speciale Rai?


La lettera con la richiesta del pagamento del canone speciale Rai è di Giugno 2017.
Per lo meno quella relativa all’ultima “ondata”.

E cioè quella più consistente.

Infatti pare che stavolta l’abbiano mandata a quasi tutti i titolari di partita Iva.

Comunque la questione si era presentata anche anni or sono.
Infatti alcune lettere erano partite verso il 2012 e anche nel 2016.



 3. Dove viene inviata la lettera della Rai?


La lettera della Rai con il canone speciale è stata inviata alle sedi legali di aziende e imprese (anche individuali e Pmi).

Arriva da Torino, anche se la sede legale della Rai è a Roma.
E precisamente in Viale Mazzini, 14 – 00195 – Roma
(l’indirizzo ti serve se vuoi rispondere alla lettera).

 

 4. Chi riceve il sollecito della Rai?


Il sollecito della Rai dovrebbe essere arrivato a quasi tutti titolari di partita Iva d’Italia, alle società ed alle aziende in genere.

Oltre alla lettera c’è anche la bolletta.

Pronta per essere pagata ad un qualsiasi ufficio postale (o magari in banca con un modello F24).
Il costo è molto alto, ma si può anche non pagare.
Se invece hai già pagato e non dovevi, puoi provare a richiedere il rimborso.



 5. Quanto costa il canone speciale Rai?

Il canone speciale Rai ha importi molto elevati.

Per esempio i grandi alberghi di lusso arrivano a pagare quasi settemila Euro all’anno.
Gli esercizi pubblici di lusso, oltre duemila Euro.
Le banche sopra i mille Euro.

Le tariffe le trovi in questa tabella, se vuoi controllare.

 6. Come  evitare di pagare il canone speciale Rai?

Per non pagare il canone speciale Rai devi essere sicuro che nella sede legale della tua impresa o azienda non vi siano radio o TV.
Tanto meno nelle succursali.

Quindi ti suggerisco di verificare in maniera accurata che non siano presenti questi apparecchi:

  • radio (quelle che sintonizzi per ascoltare FM o AM e che hanno un’antenna o una presa per mettercela);
  • TV (compresi gli schermi che hanno una presa di entrata per antenna o decoder e che hanno un sintonizzatorevideo tuner).

Smarphone e tablet sembrerebbero esclusi dalla tassa (salvo schede video particolari).

Infatti non incide sul pagamento del canone, il fatto che tu segua i programmi TV via internet (e neanche la radio ascoltata in streaming via web).




 7. Come fa la Rai a sapere se ho un video tuner?

Non credo che la Rai conosca tutte le apparecchiature delle imprese.
Infatti la lettera è stata inviata “a tappeto”.

Comunque qualcuno può sempre venire a controllare.
E siccome il canone è un’imposta, le ispezioni non sono così piacevoli (Agenzia delle entrate? Guardia di finanza?)
Inoltre se hai comprato un video tuner, potresti anche aver detratto la fattura in contabilità.
In tal caso, meglio riflettere bene sul da farsi…

E pagare il canone speciale Rai, indicando gli estremi nella dichiarazione dei redditi.

 8. Cosa devo fare se non ho un televisore?

 

Se non hai un televisore o una radio, e neanche uno degli apparecchi già descritti, molto probabilmente non devi pagare.

Per essere sicuro puoi provare a scrivere rispondendo alla Rai con la busta preaffrancata, o magari con un apposito modulo (su internet se ne trovano alcuni tipi, anche sotto forma di dichiarazioni sostitutive).

Oppure forse è meglio mandare una raccomandata con ricevuta di ritorno.
Siccome la Pec è equiparata alla raccomandata a/r, io invierei un messaggio di posta certificata a questo indirizzo:

raispa[chiocciola]postacertificata.rai.it

ed anche a questo (per conoscenza):

cp22.sat[chiocciola]postacertificata.rai.it


 Per approfondire.

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Gabriele Carniani
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